Il sistema di tipo “pull” si basa sul concetto del supermarket. I clienti comprano i prodotti posizionati negli scaffali e gli operatori rimpiazzano i prodotti mancanti nelle quantità prestabilite e senza mai lasciare i clienti senza prodotti. Il processo funziona, quindi, al contrario del metodo di produzione push, basato su grandi lotti stimati dalle vendite.
La parola Kanban
(看板) è un
termine giapponese che letteralmente significa "cartellino", indica
un elemento del sistema Just in time di tipo pull di reintegrazione delle
scorte mano a mano che vengono consumate.
Il kanban, indicante la tipologia del materiale usato per
una lavorazione, è apposto su un contenitore che una volta vuotato viene
rifornito. Il flusso, in tempo reale, dell'approvvigionamento, evita gli stock
di magazzino e i costi derivanti. Una tra le aziende che maggiormente
utilizzano il kanban è la Toyota, che ne ha fatto la chiave di volta del suo
sistema produttivo industriale.I cartellini kanban rappresentano il numero di
contenitori di materiali che viaggiano avanti e indietro tra l'area del
fornitore e quella dell'utilizzatore.
Per pianificare la richiesta dei materiali riducendo sia le scorte che il rischio di rottura delle scorte, si è sviluppato un sistema di gestione automatica (evoluzione dell’originaria a vista) che tende a far giungere i materiali e i componenti nel momento preciso in cui sono necessari alla lavorazione ( da cui il nome Just-in-time) avvalendosi, anziché di complessi sistemi di programmazione, di semplici cartellini (Kanban in giapponese). L'obbiettivo del sistema è avvicinarsi il più possibile al limite di "scorta zero" e alla trasformazione delle materie prime in prodotti finiti con tempi di consegna "uguali" a quelli di processo eliminando con ciò tutti i tempi di accodamento dei materiali.
Per pianificare la richiesta dei materiali riducendo sia le scorte che il rischio di rottura delle scorte, si è sviluppato un sistema di gestione automatica (evoluzione dell’originaria a vista) che tende a far giungere i materiali e i componenti nel momento preciso in cui sono necessari alla lavorazione ( da cui il nome Just-in-time) avvalendosi, anziché di complessi sistemi di programmazione, di semplici cartellini (Kanban in giapponese). L'obbiettivo del sistema è avvicinarsi il più possibile al limite di "scorta zero" e alla trasformazione delle materie prime in prodotti finiti con tempi di consegna "uguali" a quelli di processo eliminando con ciò tutti i tempi di accodamento dei materiali.
Articolo di : Ing. Tommaso Aquilini
0 comments:
Posta un commento